Il complotto delle scie chimiche

La teoria del complotto delle scie chimiche è una cospirazione che ha riscosso larghissimo successo sul web, secondo cui le scie di condensazione lasciate dagli aerei durante il loro passaggio vengono in realtà additivate di sostanze chimiche misteriose utilizzate dai governi per manipolare il clima o per somministrarle alle persone attraverso l’aria.

    Aerei e scie chimiche

  1. Cosa sono le scie chimiche?
  2. Perché alcuni aerei lasciano la scia e altri no?
  3. Quanto dura la scia di un aereo?

Non è una teoria nata di recente, anzi le prime notizie rivolte a questo complotto risalgono addirittura al 1996, ma è soprattutto grazie ai social media che questa diceria ha raggiunto la maggior parte dei suoi sostenitori.

Nonostante molteplici esperimenti scientifici abbiamo dichiarato più e più volte la teoria come una bufala e come paura infondata, il complotto delle scie chimiche continua a rimanere uno dei complotti più seguiti su internet, anche per colpa della diffusa disinformazione che, online, dilaga.

Vediamo di fare chiarezza su queste fantomatiche chemtrails.

 

Cosa sono le scie chimiche?

Secondo i complottisti che aderiscono a questa teoria, le scie chimiche sono un mezzo di controllo del clima o della popolazione, anche se non viene mai spiegato nel dettaglio il corretto funzionamento ipotizzato da coloro credono in questa teoria.

Tutto ciò che viene detto è che le scie rilasciate dagli aerei, a partire dal 1996 in poi, risultano più durature e persistenti rispetto a quelle degli aerei più vecchi e che questa particolare resistenza è dovuta alle sostanze chimiche nocive e altamente segrete inserite all’interno delle scie di condensazione da apparecchiature nascoste nella coda degli aerei.

In realtà le scie chimiche non sono altro che scie di condensazione, ossia strisce nuvolose generate dal passaggio dei velivoli causate dalla condensazione e solidificazione del vapore acqueo. Ne esistono tre tipi:

  • Scie di gas di scarico: dovute al raffreddamento dei gas di scappamento dei motori che si condensano per via delle temperature estremamente basse all’altezza di volo (da -25°C a -40°C);
  • Scie di convezione: dovuti a moti convettivi generati dal volo dell’aereo attraverso un’area particolarmente umida ed instabile (da 0°C a -25°C);
  • Scie di origine aerodinamica: le meno persistenti, formate dal volo di un aereo attraverso un’area molto umida (da 0°C a +10°C).

 

Perché alcuni aerei lasciano la scia e altri no?

Come abbiamo visto, ci sono delle condizioni particolari che permettono la creazione di scie di condensazione. Nel caso un aereo voli in un’area che non soddisfa nessuna di queste condizioni, le scie di condensazione non possono formarsi durante il passaggio del velivolo.

 

Quanto dura la scia di un aereo?

Date le condizioni molto particolari che creano e stabilizzano le scie di condensazione, la persistenza delle scie stesse è abbastanza breve. Le più durature, quelle generate dai gas di scarico, persistono per circa 18 ore, mentre le altre hanno vita decisamente più breve.

In ogni caso, il comportamento di espansione delle scie di condensazione nell’aria con il passare del tempo è il loro comportamento naturale, perché le particelle vengono mosse dalle correnti d’aria e dalla gravità allontanandole dalla traiettoria del velivolo.

La teoria del complotto delle scie chimiche nel cielo è stata dichiarata una “bufala” da costanti esperimenti eseguiti dai massimi esperti del settore negli ultimi 27 anni. Speriamo di aver fatto un po’ di luce nella disinformazione con questo articolo, permettendovi di viaggiare sereni in tutto il mondo a bordo di un aereoplano.

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