Voli low cost: il rincaro prezzi

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Una serie di spese si sono aggiunte ai servizi da pagare quando si tratta di viaggi in aereo; i prezzi dei biglietti dei voli low cost stanno subendo un rincaro che arriva anche al doppio del costo medio. Questo va a discapito di chi decide di riprendere a viaggiare. Ma ci sono alcune cose a cui possiamo prestare attenzione nel prenotare i viaggi per evitare di imbatterci nell’aumento dei prezzi dei voli. Vediamo insieme di cosa si tratta.

 

L’analisi dei prezzi dei voli low cost di Assoutenti

Assoutenti, l’Associazione Nazionale utenti di servizi pubblici, ha svolto un’indagine in Italia in merito alle tariffe applicate dalle più note compagnie aeree (sia quelle tradizionali sia quelle con voli low cost); il risultato dell’analisi ha posto l’accento su come, a causa della pandemia da Coronavirus, le società hanno cambiato le proprie policy di viaggio.

Il dettagliato dossier dell’Associazione documenta come le compagnie aeree abbiano trasformato da gratuiti a pagamento molti servizi accessori, e anche alcuni dei servizi finora inclusi nel pacchetto complessivo, ma adesso scorporati e con costi extra.

A seguito della pubblicazione è stato inviato all’Antitrust (cioè al garante del mercato) un rapporto avanzando un sospetto: dietro ai rincari non ci sarebbe solo il desiderio delle compagnie di recuperare le enormi perdite dovute al Coronavirus, ma anche la tentazione di fare cassa.

Difatti, il fenomeno delle voci di costo aggiuntive esisteva già da anni a prescindere dalla pandemia e soprattutto con le compagnie low cost.

 

Le spese accessorie

Un esempio di spesa accessoria applicata dalle compagnie aeree ai voli low cost è la scelta del posto a bordo che fino a poco tempo fa era gratuito, mentre adesso è a pagamento. Al momento del check-in online, al passeggero viene di norma assegnato un posto gratuitamente. Tuttavia spesso accade che i viaggiatori desiderino una posizione più comoda o di sedersi accanto ai compagni di viaggio, optando dunque per il pagamento di un costo extra per scegliere il sedile. Ma non solo, più il posto è vicino alla porta di uscita degli aerei più aumenta il prezzo. In particolare risulta strano che un supplemento, che per definizione dovrebbe essere un’aggiunta che completa e integra il servizio, finisca per costare più del biglietto stesso del volo.

 

Prezzo del biglietto aereo: quali sono le voci di spesa che lo compongono

Quando si acquista un biglietto aereo è importante conoscere tutte le voci che ne compongono il prezzo finale e, quindi, l’effettivo costo del viaggio; il passeggero, infatti, ha diritto di sapere fin dall’inizio quanto andrà a spendere e di scegliere in maniera consapevole tra le diverse offerte delle compagnie aeree. Scopriamo insieme nel dettaglio quali sono queste voci.

Tariffa: si tratta del costo del volo vero e proprio, e varia in base alla compagnia aerea e alla tratta percorsa.

YQ: è il codice unico per i costi di sicurezza, assicurazione e carburante. Si tratta della voce decisamente più corposa della lista, che incide per circa l’85% del totale delle tasse aeroportuali. Serve per compensare le spese dovute al premio assicurativo, all’esigenza di controlli di sicurezza sempre più approfonditi e al sovrapprezzo del carburante. Per questo motivo si chiama anche Fuel Surcharge, dal momento che va a coprire l’incremento costante del prezzo del petrolio (e di conseguenza del carburante). L’ammontare di questa tassa è a libera discrezione del vettore e può arrivare fino a 70€, in base anche alla tratta da effettuare.

IT: indica i diritti di imbarco, costi che la compagnia aerea sostiene nei confronti del gestore dei servizi aeroportuali – tra i quali sono inclusi il check-in, lo smistamento bagagli e il servizio passeggeri. L’aumento delle misure di sicurezza ha incrementato la tariffa di questa tassa, che varia da un aeroporto all’altro sulla base anche della lunghezza della tratta.

VT: è il costo applicato dalla compagnia aerea per la sicurezza del passeggero e per il bagaglio a mano. Variabile da vettore a vettore, questo prezzo comprende il controllo dei bagagli a mano sottoposti a raggi X.

EX: è il costo applicato dalla compagnia aerea per il bagaglio in stiva, e anche questo è variabile da vettore a vettore.

MJ: indica il corrispettivo dovuto per l’assistenza ai passeggeri disabili o con mobilità ridotta.

FN: è l’IVA (imposta sul valore aggiunto) sui diritti aeroportuali e viene incassata dallo stato. In Italia corrisponde al 10% del costo del servizio, ma varia in caso di voli internazionali.

XT: è l’imposta di sicurezza e di difesa dell’ambiente, finanzia ad esempio la protezione contro gli incendi.

YR: rappresenta le commissioni pagate per l’emissione del biglietto, e varia a seconda del canale di acquisto (agenzia di viaggi, sito internet, ecc…).

HB: è l’addizionale comunale e ministeriale applicata dalla compagnia aerea e poi versata al comune in cui si trova l’aeroporto di partenza.

Il Mio Volo Cancellato analizza tutti i casi possibili per ottenere un risarcimento per ritardo, imbarco negato e annullamento del volo e per eventuali spese sostenute dal passeggero a causa del volo perso. Può capitare infatti che i passeggeri chiedano solo il rimborso del volo e non sanno che, in alcune situazioni, può spettare loro sia il rimborso sia il risarcimento per il danno subìto.

L’importo del rimborso per il ritardo dell’aereo o la cancellazione del volo può variare da un minimo di 250,00 € fino ad un massimo 600,00 € a seconda della tratta che il volo avrebbe dovuto percorrere.

La compensazione pecuniaria è dovuta al passeggero in relazione alla tratta aerea (intra-comunitaria o extra-comunitaria) e alla distanza in km come riportato nel seguente prospetto:

VOLI INTRACOMUNITARI INFERIORI O PARI A 1500 KM 250,00 €
VOLI INTRACOMUNITARI SUPERIORI A 1500 KM 400,00 €
VOLI EXTRA-COMUNITARI INFERIORI O PARI A 1500 KM 250,00 €
VOLI EXTRA-COMUNITARI TRA I 1500 E I 3500 KM 400,00 €
VOLI EXTRA-COMUNITARI TRATTE SUPERIORI A 3500 KM 600,00 €